Profumo sacro
Creo profumi e incensi da molti anni e ne ho fatti per tutti i tipi e tutti gli scopi.
Nel tempo la mia attenzione si è spostata ed ho iniziato a studiare il neo-paganesimo fino ad arrivare ai culti degli antichi e li mi è sorta la domanda. Che differenza c’è fra un profumo “profano” ed un profumo “sacro”?
Bhe, la risposta a cui sono giunta mi ha un po’ sorpresa perchè di fatto non c’è differenza. Il profumo o l’incenso realizzato per onorare una divinità segue gli stessi crismi di uno fatto per puro piacere, con solo una piccola accortezza.
Il profumo sacro diviene tale nel momento in cui lo si “dedica” ad una divinità, poi ci sono casi specifici.
Ad esempio si può creare un incenso specifico per Afrodite utilizzando erbe ed oli a lei sacri e per renderlo “sacro” è necessario seguire un processo simile a quello usato per gli animali destinati al sacrificio.
Gli animali destinati al sacrificio venivano consacrati alla divinità tramite una cerimonia e da quel momento erano proprietà della divinità cui erano destinati. Lo stesso procedimento può valere per gli incensi ed i profumi.
Incensi e profumi nei culti
Nei culti antichi, come quello greco o romano, non esisteva una vera divisione fra sacro e profano poiché tutto era parte del divino, quindi il profumo di per se aveva un’aura divina e sacra, in alcuni casi era considerato un dono degli Dei.
Gli incensi ed i profumi avevano un ruolo importante nelle cerimonie sacre dall‘Antico Egitto fino ai popoli del nord Europa ed all’estremo oriente, in modo uniforme indipendentemente dal culto e dalle divinità adorate.
Era importante che il profumo fosse buono e di ottima qualità, considerato a chi era offerto. Creare profumi gradevoli e raffinati con le essenze più pregiate era una vera e propria arte sopravvissuta fino ai nostri giorni nostri, passando dal sacro al profano, uscendo quindi dalla sfera prettamente religiosa.
Di questo argomento ho parlato in una conferenza a Strigarium 2023. E’ un argomento molto vasto di cui si potrebbe parlare all’infinito, per questo penso sia un buon punto di partenza per esplorare il mondo del profumo e le pratiche ed esso collegate.
Il nome stesso “pro-fumo”, “per mezzo del fumo” si rimanda al fumo dell’incenso che salendo al cielo portava alle divinità le preghiere e le suppliche.
Ogni culto ed ogni civiltà aveva tradizioni differenti, anche da regione a regione e data la natura del materiale talvolta è difficile capire la composizione di un incenso o di un olio (Storia del profumo. La ricerca delle fonti). In questo ci aiutano le testimonianze scritte, le epigrafi, vasi, affreschi e ogni testimonianza materiale disponibile sull’argomento.
Per approfondire la storia del profumo antico vi consiglio “Il profumo nel mondo antico”.
Buona lettura.
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